Continuiamo a parlare di impianti della cucina e delle normative che li riguardano. In questo articolo ci occuperemo del sistema idrico.
In cucina si svolge una delle funzioni principali di ogni abitazione: la preparazione del cibo.
Per questo occorre cuocere gli alimenti (anche se ci sono le correnti crudiste che me ne vorranno) ma soprattutto prepararli e lavarli.
Oltre al cibo c’è da considerare tutta la parte legata all’igiene e quindi al lavare piatti e stoviglie e la stanza adibita a cucina.

Quindi possiamo dividere l’impianto idrico in due parti: in una ci si deve procurare l’acqua e dall’altra quest’ultima va smaltita.
In ogni caso ecco le cose di cui bisogna tener conto durante una ristrutturazione della vostra cucina:
- Ogni tubazione deve poter essere chiusa con una valvola d’arresto. Ciò però non deve interrompere l’erogazione dell’acqua ad altri tubi.
- I tratti orizzontali devono avere sempre una leggera pendenza (minimo 1%) per facilitare lo scorrimento dell’acqua. Proprio questo punto è spesso il più dibattuto tra professionisti e proprietari perché nel caso di spostamento del punto acqua in cucina la pendenza è condizione primaria per la fattibilità dell’intervento.
- Le tubazioni vanno dimensionate in base all’effettiva necessità. Nel caso ad esempio di tritarifiuti i tubi di scarico è bene che siano più grandi rispetto ai comuni tubi che si istallano.
- I condotti devono essere perfettamente isolati e i condotti dell’acqua calda devo stare sempre sopra a quelli della fredda.
Spero che questo articolo vi sia stato utile e andate a leggere quanto scritto sugli impianti elettrici QUI.
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